PROGETTO

La proposta progettuale SPUMAPULIA si pone come obiettivo generale quello di valorizzare le produzioni enologiche tipiche della Puglia Centro-Settentrionale implementando tecniche di spumantizzazione e “frizzantatura” per l’ottenimento di nuovi vini spumanti e di bevande a base di vino e/o mosto capaci di rappresentare la tipicità del territorio pugliese e cogliere le opportunità offerte dai mercati soprattutto internazionali. Il progetto avrà effetti positivi sulla biodiversità del territorio pugliese.

Introduzione

La Puglia è una delle principali regioni viticole italiane ed è, con 1,3 milioni di tonnellate prodotte nel 2017 (c.a. 21% del totale nazionale), leader nazionale nella produzione di uva di vino (ISTAT), nonostante quest’ultima sia scarsamente valorizzata. Il settore vitivinicolo è infatti impegnato a risolvere il binomio “produzione-consumo” che ha portato, da un lato, alla ricerca della maggiore qualificazione di prodotti tradizionali e, dall'altro, alla ricerca di prodotti nuovi, capaci di conquistare nuove fasce di consumatori e di soddisfare le nuove esigenze di consumo.

L'opportunità che si vuole cogliere con la presente proposta progettuale è la valorizzazione della vitivinicoltura dell'areale Centro-Settentrionale della Puglia attraverso la diversificazione delle produzioni (spumanti, frizzanti e altre bevande a base di vino) delle aziende viti-vinicole, con conseguente ampliamento dei mercati ed aumento della redditività e competitività delle aziende di questi territori. La realizzazione di vini spumanti consentirà al settore viticolo pugliese di fare quanto hanno già saputo fare altre regioni italiane, cogliendo un’opportunità, quella degli spumanti, cha ha visto l’Italia leader mondiale nell’export nel 2017 (ISTAT), mentre la produzione di bevande frizzanti a basso grado alcolico a base di vino e/o mosto d'uva (ad es. wine cooler), intercetterà l'interesse di una nuova fetta di consumatori sempre più attenti all'assunzione moderata di alcol..

Obiettivi

Gli obiettivi operativi sono i seguenti:
1. Individuazione e trasferimento di tecniche agronomiche ecosostenibili per la gestione dei vigneti;
2. Impiego della biodiversità microbica isolata da uve, mosti e vini dell’areale Centro-Nord Pugliese per migliorare il tenore acidico di mosti/vini;
3. Valorizzazione di due varietà tipiche dell’areale Centro-Nord Pugliese (Nero di Troia e Bombino bianco), mediante la messa a punto di spumanti bianchi e rosati e nuovi prodotti frizzanti a basso grado alcolico;
4. Valutazione enologica di vitigni autoctoni e realizzazione di campi di trasferimento varietale;
5. Valutazione dell’impatto ambientale ed economico delle diverse innovazioni messe a punto.
6. Analisi di mercato, che valuterà i potenziali mercati di destinazione dei nuovi vini messi a punto nel progetto stesso, per massimizzare il valore dei nuovi prodotti con benefici ripartibili su tutta la filiera produttiva.
7. Analizzare la filiera e gli attori che in essa operano.